Io...
...ho un sogno. Anzi tanti sogni. Ma il più grande è...
Io, Alessandro Tedeschi, nato il 29/02/1984, cresciuto nell'era del digitale e approdato all'analogico, adoro leggere, scrivere, pensare, lo yoga, fare sport, la diversità, le cose vecchie, viaggiare... e poi?
Io fotografo.
Così, semplicemente? No. Creare o catturare un'immagine è molto di più. E' la luce, che passa per le lenti, si riflette nel pentaprisma, esce dal mirino per poi rientrare dall'occhio, passare per il cuore e trasmettere un comando alla mano. Clack. Un attimo di buio ed è fatta. Ce l'abbiamo.
Parlo al plurale perchè in questa foto c'è molto di più: c'è chi l'ha vissuta, chi l'ha creata e chi la vedrà. E' un infinito insieme di emozioni.
La strada, la vita, l'attimo per fermare il tempo, per portare il passato nel futuro, è memoria, è potere. Conoscere il linguaggio dell'immagine è potere, come lo è saper vedere le cose, avere la possibilità di prelevare un campione unico di realtà dal proprio punto di vista, fare o non far dimenticare.
Un potere da utilizzare nel migliore dei modi.
Mi ritengo fortunato perchè ho a disposizione una enorme ricchezza, una comunità chiamata internet, i libri, e soprattutto perchè sono libero. Libero di sperimentare, di proporre, di uscire dagli schemi. Nonostante abbia assorbito molto (direttamente e indirettamente) dai grandi maestri della fotografia quali Bresson, Gardin, Benedusi, Ghirri, non ho mai accettato di provare ad imitare qualcuno. Cerco sempre l'unicità, qualcosa che non sia mai stato fatto prima, un passo nel buio, nell'infinito.
Adoro leggere, scrivere, pensare, lo yoga, fare sport, la diversità, le cose vecchie, viaggiare...
La vita insomma.
E ci credo.